Come negoziare con il trading attivo a livello istituzionale
Recenti studi hanno evidenziato che circa il 20% dei trader professionisti esegue in media operazioni su blocchi ETF superiori a $ 100 milioni annui. Quasi un terzo (il 42%), vanta inoltre più di 50 scambi ETF al mese con le istituzioni europee più attive di tutte. Queste appena elencate sono alcune delle caratteristiche su cui i professionisti negoziano con un trading attivo a livello istituzionale.
Le preferenze dei trader istituzionali
Gli ordini a rischio sono i mezzi più comunemente usati per fare del trading attivo a livello istituzionale e scambiare gli ETF fuori borsa, con il 41% dei trader istituzionali che usa la metodologia come principale preferenza. Oltre il prezzo di rischio (risk pricing), il 24% circa delle istituzioni, utilizza la negoziazione algoritmica e il 23% utilizza la determinazione del valore patrimoniale netto (NAV). Gli ETF che offrono esposizione a titoli sottostanti meno liquidi e presentano una volatilità dei prezzi, sono spesso i principali candidati a essere scambiati utilizzando il pricing del rischio, al fine di fornire agli investitori una certezza che non otterrebbero attraverso i prezzi del NAV. Poiché gli investitori istituzionali cercano di rafforzare le allocazioni a ETF più complessi che tracciano sottostanti più illiquidi, le capacità dei market maker si stanno concentrando maggiormente.
I vantaggi chiave del trading attivo istituzionale
I vantaggi chiave includono la loro volontà di impegnare il capitale fisso, il loro investimento nella tecnologia di negoziazione e una concentrazione maggiore propri sugli ETF. Inoltre va sottolineato che un recente sondaggio di ETF commissionato da Jane Street1, 210 ha evidenziato che gli investitori istituzionali hanno condiviso approfondimenti su come affrontano il trading dell'ETF, le controparti con cui lavorano e come valutano la liquidità. Tra le 210 risposte, circa il 41% proviene dagli Stati Uniti; Il 38% dall'Europa e il 21% dall'Asia. Molti dei partecipanti sono delle grandi istituzioni, con una gestione di circa il 22% di risorse superiori a $ 100 miliardi (€ 85 miliardi). Più della metà delle istituzioni intervistate gestisce invece più di $ 10 miliardi. Il suddetto sondaggio ha tra l’altro evidenziato che gli ordini a rischio sono i mezzi più comunemente utilizzati per scambiare gli ETF fuori borsa, con il 41% degli intervistati che cita la metodologia come loro principale preferenza.
I vantaggi del risk pricing
I vantaggi del risk pricing secondo il parere degli esperti, sono notevoli; infatti, quando si scambia un ETF in cui la liquidità su schermo è estremamente grande rispetto alle sue dimensioni, normalmente si trader istituzionali usano un algoritmo elettronico per eseguirlo. Nei casi in cui le dimensioni di trading sono più grandi o superano il volume medio giornaliero (ADV), i titoli sottostanti sono molto liquidi, e questo è il momento in cui gli operatori utilizziamo i prezzi a rischio.
Per i prodotti che si scambiano sottilmente o fanno riferimento a sottostanti meno liquidi, o entrambi, la determinazione del prezzo del rischio può portare benefici alle istituzioni che svolgono operazioni a blocchi. La certezza dei prezzi al momento del commercio può essere particolarmente utile in condizioni di mercato incerte; infatti, dove c'è un picco nella volatilità, il trader cercherà di eseguire l’operazione il più rapidamente possibile.
Le controparti per negoziare gli ETF
Diverse aziende competono per gli ordini ETF, con le tradizionali banche d'investimento che cercano posizioni accanto ai broker. Questi ultimi
accoppiano i cercatori di liquidità con i fornitori di liquidità. Sono in pratica la controparte più comunemente utilizzata e quindi ben il 34% dei commercianti di ETF istituzionali riferisce di collaborare con i broker online. In riferimento a quest’ultimo, vale la pena sottolineare che per fare del trading attivo a livello istituzionale STOFS, è uno dei più affermati del settore, sia per la competenza che per la trasparenza con cui si propone alla clientela. Il sito tra l’altro vanta anche una piattaforma funzionale come la MetaTrader 4, ovvero un software con oltre 300 strumenti tecnici indispensabili proprio per i trader istituzionali.