
Cariche elettrostatiche nell’industria: ecco perché sono da tenere sotto controllo
Gli ambienti industriali sono regolamentati da numerose norme e leggi in materia di sicurezza del luogo di lavoro e preservazione ambientale. Queste norme vertono sempre più verso una progressiva uniformazione a livello europeo e prevedono l’individuazione dei rischi e la predisposizione di misure preventive a tutela di ambiente e collaboratori che presidiano le aree di lavoro.
Tuttavia ci sono rischi piuttosto evidenti, come quelli derivanti dai materiali infiammabili e altri che, invece, risultano essere più ambigui perché non visibili a occhio umano. Ci riferiamo agli effetti delle cariche elettrostatiche negli ambienti produttivi, ovvero a tutte quelle spiacevoli conseguenze causate dalla presenza di elettricità statica in prossimità di macchinari che lavorano materiali neutri come fibre tessili, carta o plastica.
Cariche elettrostatiche: cosa sono e perché sono da prevenire?
Le cariche elettrostatiche sono un fenomeno naturale che viviamo quotidianamente. Gli accumuli si verificano quando due corpi entrano a contatto tra loro e presentano un certo differenziale di cariche di atomi. A quel punto lo sfregamento da vita ad un repentino riequilibrio che, nella maggior parte dei casi, origina la classica scossetta accompagnata da una piccolissima scintilla, visibile a occhio nudo solo quando l’ambiente è buio.
Ebbene parliamo proprio di quelle scosse che prendiamo stringendo la mano ad una persona o al simpatico effetto dei capelli che volteggiano in aria dopo averli strofinati con un palloncino. Questo fenomeno, apparentemente innocuo, nasconde in realtà una serie di conseguenze anche molto gravi di cui, per l’appunto, parleremo qui di seguito.
Sprechi di produzione
Gli accumuli di cariche elettrostatiche causano ingenti danni alla produzione per svariate ragioni. Innanzitutto la presenza di questi campi di elettricità statica fa sollevare polveri e materie prime molto sottili come pastina, farina e simili.. Il sollevamento provoca disallineamenti dalle confezioni che risulteranno mal sigillate e, quindi, non idonee alla vendita.
Lo stesso vale per altri tipi di industria, soprattutto quella in cui viene fatto uso di plastica da imballaggi che, com’è noto, è molto leggera e sottile. Ebbene la presenza di accumuli di cariche elettrostatiche provoca il sollevamento di questa plastica e il conseguente inceppamento dei macchinari. In altre parole le cariche elettrostatiche comportano danni alla produzione, sprechi di materie prime e danni economici alle aziende produttive.
Danneggiamento dei macchinari
Quando i macchinari continuano ad incepparsi devono essere fermati e riavviati continuamente, il che provoca danni a lungo termine e ne anticipa l’obsolescenza. Al tempo stesso l’elettricità statica può causare danni ai componenti elettronici e, quindi, provocare malfunzionamenti e surriscaldamenti continui che, come vedremo, sono pericolosissimi anche per la salute umana. I macchinari industriali sono beni economici rilevanti per un’impresa per cui un danno o un guasto comportano perdite economiche significative.
Problematiche di sicurezza sul luogo di lavoro
Le cariche elettrostatiche sono potenzialmente letali. Difatti se la piccola scossa che percepiamo può sembrarci innocua bisogna pensare che questa non è l’unica conseguenza che provoca sul corpo umano. In particolare una scossa di media intensità può spaventare l’operatore e fargli compiere movimenti avventati che, in presenza di macchinari che lavorano ad alta velocità, costituisce un rischio molto pericoloso.
Per di più gli accumuli di carica elettrostatica fanno sollevare polveri in aria e generano scintille, una combinazione pericolosissima per via della possibilità di innescare incendi ed esplosioni. Per tutte queste ragioni è necessario adottare soluzioni idonee a contrastare gli accumuli di cariche elettrostatiche, come ad esempio le barre ionizzanti, i dispositivi di protezione per mani, corpo e piedi e il controllo dell’umidità ambientale. Tali soluzioni sono sempre da valutare assieme ad un esperto a seguito di un sopralluogo volto ad indagare la natura del problema e tutti i possibili interventi.

