Un pò di informazioni sulle polizze vita.
Il desiderio di tutelare le persone care è uno dei principali motivi per cui molte persone decidono di stipulare una polizza vita.
La tutela si rende ancor più necessaria quando si tratta di assicurare la persona che, all'interno della famiglia, è il maggior produttore di reddito.
Cosa accadrebbe se questa persona venisse improvvisamente a mancare?
Oltre al dolore per la perdita di un familiare gli altri componenti si troverebbero ad affrontare anche seri problemi economici.
Per rispondere alle più svariate esigenze sono state realizzate diverse forme di polizza vita, tutte con caratteristiche e previsioni di durata diversa tra loro.
Qualunque sia il prodotto prescelto però, è bene sapere che vi saranno sempre delle figure ben precise.
Innanzitutto abbiamo la Compagnia di assicurazione, ovvero quella società che, dietro pagamento di un premio, si assume il rischio di un possibile evento. Poi vi è l'assicurato, ovvero colui a cui il contratto fa riferimento. Generalmente questa persona coincide con il contraente, cioè il soggetto che si impegna a corrispondere il premio pattuito alla Compagnia nei termini stabiliti. Talvolta può però accadere che contraente ed assicurato non coincidano, ovvero che una terza persona si impegni a pagare il premio. Infine l'ultima figura prevista da una polizza vita è il beneficiario, cioè l'individuo a cui verrà liquidato il capitale pattuito al verificarsi dell'evento previsto in polizza.
Vediamo adesso quali tipi di polizze vita esistono in commercio, e quali sono le loro caratteristiche.
Le principali sono senza dubbio le polizze vita caso vita, caso morte e miste. Quelle caso vita non prevedono il decesso dell'assicurato. Se questo avviene nel corso di validità della polizza la Compagnia risarcirà agli eredi tutto il capitale versato dal contraente fino a qul momento, in caso contrario il beneficiario potrò ottenere, alla scadenza, un capitale o una pensione
integrativa.
Le polizze vita caso morte donano al beneficiario la tranquillità di un capitale che la compagnia gli verserà in caso di decesso
dell'assicurato. Questo tipo di polizza non prevede nessun tipo di rimborso nel caso in cui, alla scadenza, l'assicurato risulti ancora in vita.
Infine vi sono le polizze miste. Queste assicurano un capitale al beneficiario sia nel caso in cui si verifichi il decesso dell'assicurato durante la loro validità, sia nel caso in cui alla scadenza risulti ancora in vita.
Anche in questo caso la liquidazione del capitale può avvenire in unica soluzione oppure con rendita vitalizia. Occorre infine precisare che le polizze vita danno diritto ad alcune agevolazioni fiscali.
Il contraente potrà infatti detrarre dalla propria dichiarazione dei redditi il 19% di quanto versato a titolo di premio nel corso dell'anno solare, con un limite massimo di detraibilità di €. 530,00 per ogni polizza.
L'importo è però limitato ai premi versati relativi alla copertura assicurativa in caso di decesso. Questo significa che se, ad esempio, viene versato un importo totale di €. 3.000,00 per una polizza mista, di cui €. 1.000,00 sono da imputare al rischio morte, il contraente potrà detrarre €. 100,70, ovvero il 19% del limite massimo detraibile di €. 530,00.